Salvatore Pizzo
- 09/11/2023 00:49:00
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Oh mia dolce Cenerentola, quanto labile e sfuggente è in questi versi la figura del tuo principe azzurro! Esso sembra farsi scheggia che sinfigge dolorosa dotto lunghia; occhio che, ipocrita, stupra vergine sulla quale si posa; intento delittuoso del Rodja romanzesco... ma quanto è perverso e sensuale questo bersi" un drink nella mia scarpa di cristallo."! Bolle di temperamento questa tua poesia così passionale cara Annalisa. Un abbraccio poetico e grazie
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Franca Colozzo
- 07/11/2023 01:49:00
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Meglio lasciar perdere uomini insensibili e cinici. Le cronache ne sono piene a causa del mammismo italiano che ha generato dei mostri veri anche quando non sono violenti. Narcisisti di mestiere, taglienti spade di veleno, essi offrono la doppia faccia di Giano Bi-fronte ad un mondo di fantocci omologati. Meglio soli che male accompagnati, il proverbio non sbaglia. Cara Cenerentola, trovare oggi un gentiluomo vero è cosa rara assai, ma non dispero che questo miracolo possa avvenire specialmente con una creatura sensibile come te. Buonanotte.
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Vincenzo Corsaro
- 03/11/2023 10:11:00
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Ha un suo particolare fascino questa poesia in cui ti chiedi dovè. In questi casi quella persona può essere dove meno te laspetti e può assumere una forma che non immagineresti nemmeno. Certi vissuti non vanno mai via, li possiamo nascondere a noi stessi per un certo tempo, ma poi si ripresentano anche senza invito. Ciao :)
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